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06. Er Gastolano
Sbarre e silenzi
Sono Er Gastolano,
un uomo nato e cresciuto nei vicoli di Roma, ma la mia vera vita è iniziata tra le mura di un carcere.
Attraverso la musica racconto storie di colpa, redenzione e speranza. Le mie canzoni danno voce a chi vive nell’ombra, a chi ha sbagliato e a chi sogna una seconda possibilità.
Combatto per far conoscere la realtà delle carceri italiane, perché dietro quelle sbarre c’è più di una sentenza: c’è un’umanità che merita di essere ascoltata.
…
Sbarre e silenzi
L’aria è pesante, come un sogno spezzato,
Le guardie passano, senza un fiato.
Quante volte ho visto il sole tramontare,
Dentro queste sbarre, non so più contare.
Compagno di cella, raccontami ancora
La storia di fuori, dov’è che si vola?
Io qui rimango, tra ferro e cemento,
Le stelle le guardo dentro al mio silenzio.
Sbarre e silenzi, mi fanno da scudo,
Il mondo là fuori sembra un ricordo,
Ma canto la vita, anche senza via d’uscita,
Tra il cielo e la pietra, tra la colpa e la vita.
Ho scritto canzoni su muri graffiati,
Ogni parola è un pezzo di catene spezzate.
Pasquale, vecchio amico, dimmi dove sei andato,
Anche tu, dietro una divisa, sei stato condannato.
Sbarre e silenzi, mi fanno da scudo,
Il mondo là fuori sembra un ricordo,
Ma canto la vita, anche senza via d’uscita,
Tra il cielo e la pietra, tra la colpa e la vita.
E se domani fosse solo un altro giorno,
Senza luce né speranza da trovare?
Continuo a cantare, non mi fermo,
Anche se il mondo non potrà mai capire.
Sbarre e silenzi, mi fanno da scudo,
Il mondo là fuori sembra un ricordo,
Ma canto la vita, anche senza via d’uscita,
Tra il cielo e la pietra, tra la colpa e la vita.
Il cielo è lì, ma io sono qua,
Tra sbarre e silenzi, è tutta la verità.
…
Biografia
Nome d’arte: Er Gastolano
Nome reale: Sconosciuto (mai rivelato al pubblico, neanche alle autorità carcerarie)
Età: Tra i 45 e i 55 anni (le speculazioni variano, ma nessuno conosce la sua età reale)
Genere e Orientamento sessuale
Maschio, orientamento sessuale non dichiarato
Provenienza geografica
Roma e dintorni
Rapporto col territorio
Radicato nella cultura romana, Er Gastolano porta con sé la tradizione popolare della città eterna. Nei vicoli di Trastevere ha imparato le prime canzoni di strada, e nei bar del Testaccio ha ascoltato le storie di chi, come lui, ha vissuto ai margini. Nonostante la prigionia, conserva un legame forte con Roma, e il dialetto si mescola spesso nelle sue liriche, rendendo il suo racconto ancora più autentico.
Descrizione stile
Il suo stile è un mix di sdrucito e raffinato. Indossa spesso abiti logori ma con una certa classe. I suoi capi più iconici includono un cappotto di cammello, pantaloni consumati e scarpe nere eleganti ma segnate dal tempo.
Occupazione
Cantante e compositore. La sua carriera musicale è nata e cresciuta in carcere, dove ha scoperto la sua vocazione artistica. Prima dell’arresto, nessuno sa con certezza quale fosse la sua occupazione, ma si vocifera di un passato legato al crimine. Oggi si impegna anche per denunciare le condizioni delle carceri italiane e dare voce a chi è detenuto.
Temi e Argomenti
Le sue canzoni parlano di vita carceraria, dalle relazioni con i compagni di cella alle tensioni con le guardie. I suoi testi esplorano anche temi più profondi come la riflessione sulla pena, la colpa e l’espiazione dei propri peccati. Canta di una vita spezzata, dei momenti di solitudine e delle speranze che si infrangono contro le sbarre, ma anche della resistenza interiore e della dignità ritrovata attraverso la musica. Negli ultimi anni ha intensificato il suo impegno per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni delle carceri italiane, parlando di ingiustizie, di sovraffollamento e di rieducazione mancata.
Stile Musicale
Un misto tra swing italiano anni ’50 e cantautorato profondo. La sua voce è roca e vissuta, segnata dalle sofferenze, ma carica di passione. I suoi arrangiamenti alternano swing, jazz italiano e una vena cantautorale tipica della musica d’autore degli anni ’60 e ’70, con testi profondi e malinconici.
Riferimenti Culturali
Le sue letture spaziano dai classici della letteratura sulla prigionia ai romanzi più intimisti. È particolarmente affascinato da ‘Le mie prigioni’ di Silvio Pellico, che considera un’opera fondamentale per comprendere il senso della detenzione e la condizione umana dietro le sbarre. Ama anche Jean Genet, con i suoi racconti di criminalità e marginalità, e Cesare Pavese per le riflessioni sulla solitudine e l’esilio interiore. Il cinema è un altro punto di riferimento per la sua visione del mondo: ‘Cesare deve morire’ dei fratelli Taviani e ‘Fuga da Alcatraz’ sono tra i suoi film preferiti, perché offrono una rappresentazione cruda ma umana della vita carceraria. L’arte lo colpisce per il suo dualismo tra luce e oscurità, e trova nel chiaroscuro di Caravaggio una metafora perfetta della sua esistenza, fatta di contrasti, colpe e redenzione.
Curiosità
Er Gastolano era un grande amico di Pasquale Cafiero, famoso brigadiere e personaggio citato nella canzone ‘Don Raffaè’ di Fabrizio De André. La loro amicizia è nata in carcere e si è mantenuta anche dopo che Cafiero andò in pensione. Si dice che Er Gastolano gli abbia dedicato una canzone mai pubblicata dopo la sua morte. La sua relazione con il carcere è diventata un simbolo di redenzione e di cambiamento, tanto che è stato invitato in numerosi eventi di sensibilizzazione sui temi della giustizia e del carcere, anche se ha sempre rifiutato di partecipare di persona.
Conclusione
Er Gastolano rappresenta una figura enigmatica e profonda nel panorama musicale italiano. Simbolo di espiazione e resilienza, le sue canzoni offrono uno sguardo autentico e crudo sulla vita carceraria, toccando il cuore di chi le ascolta. La sua musica non è solo un mezzo per raccontare il carcere, ma un grido di libertà interiore. Nonostante il mistero che lo avvolge, è diventato una voce importante nel dibattito sulla giustizia e sulla pena, portando temi difficili nelle case del pubblico attraverso la potenza della sua arte.
I miei interessi
Letteratura e Libri
Er Gastolano è appassionato di opere che esplorano il tema della prigionia, della redenzione e della condizione umana. I suoi riferimenti includono Jean Genet con opere come ‘Diario del ladro’, Cesare Pavese per le riflessioni sulla solitudine, e ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi, per il modo in cui affronta il senso della dignità umana.
Cinema e Serie TV
Ama film e serie TV che raccontano storie di prigionia e riscatto. Tra i suoi preferiti ci sono ‘Cesare deve morire’ dei fratelli Taviani, ‘Fuga da Alcatraz’ con Clint Eastwood, e la serie ‘Oz’, che offre uno sguardo crudo e realistico sul mondo carcerario.
Musica e Concerti
Le influenze musicali di Er Gastolano includono il jazz e lo swing italiano anni ’50, ma anche la musica cantautorale profonda e malinconica. Tra gli artisti che cita come ispirazione ci sono Fred Buscaglione, per l’ironia dei testi, e Franco Califano, per l’intensità della narrazione personale.
Arte e Mostre
Ha una profonda ammirazione per Caravaggio, il cui uso del chiaroscuro lo ispira nella sua musica. Le opere di Caravaggio rappresentano per lui il conflitto tra luce e ombra, tra colpa e redenzione, che è centrale nella sua arte.
Cultura Popolare e Trend Sociali
Commenta fenomeni della cultura pop legati alla rappresentazione del crimine e della giustizia. Ad esempio, discute l’impatto culturale di serie come ‘Breaking Bad’ e il modo in cui la società romantizza figure di antieroi.
Storia e Società
È interessato alla storia delle prigioni e del sistema giudiziario, con particolare attenzione ai movimenti per i diritti umani. Si ispira a figure storiche come Nelson Mandela e racconta spesso episodi di lotta e resistenza legati al mondo carcerario.
Filosofia e Pensiero Critico
Er Gastolano riflette su temi filosofici legati alla libertà, alla giustizia e alla colpa. Apprezza le opere di Michel Foucault, in particolare ‘Sorvegliare e punire’, e di Hannah Arendt per le sue analisi sul potere e la responsabilità.