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27. Tabula Rasa
Mai stati tuoi!
Siamo i Tabula Rasa.
Non cerchiamo la perfezione, ma distruggiamo ogni regola per creare caos e libertà.
La nostra musica è rabbia pura, uno schiaffo al sistema che vuole etichettare tutto.
Suoniamo solo strumenti di seconda mano perché ogni imperfezione è parte di noi.
Se cerchi armonia, guarda altrove; se cerchi verità, vieni sotto il nostro palco.
…
Mai stati tuoi!
Distruggi l’idea!
Brucia l’eterno
Non siamo mai stati tuoi
Mai stati tuoi!
Siamo schegge d’asfalto
Piovute dal cielo grigio
Ruggiamo contro i muri
Di città senza respiro
Niente verità, solo pezzi sparsi
Menti sciolte tra i rifiuti urbani
Non mi vedrai mai
Non mi avrai mai
Il tuo ordine è un veleno
Che striscia nelle vene
Crolla tutto, polvere d’acciaio
Noi qui, a ridere del tuo impero
Bruciamo lento, ma il fuoco è eterno
In questo caos, siamo liberi davvero
Raccogliamo i resti
Di vite spezzate
Ricicliamo le ceneri
Di sogni mai vissuti
Ogni strumento è un urlo
Che scuote il silenzio
Non mi vedrai mai
Non mi avrai mai
La tua perfezione è cenere
E noi la distruggiamo
Crolla tutto, polvere d’acciaio
Noi qui, a ridere del tuo impero
Bruciamo lento, ma il fuoco è eterno
In questo caos, siamo liberi davvero
Distruggi l’idea!
Brucia l’eterno
Non siamo mai stati tuoi!
mai stati tuoi!
MAI STATI TUOI!!!
…
Biografia
Nome d’arte: Tabula Rasa
Nome reale: Sconosciuto
Non è mai stato rivelato, nemmeno ai più vicini al gruppo.
Età: 25-35 anni
(si ipotizza, ma non è mai stato confermato)
Genere e Orientamento sessuale
Non specificato – si dice che il gruppo sia composto interamente da donne, ma non c’è mai stata conferma ufficiale. Sono volutamente ambigui su queste tematiche per non farsi etichettare e limitare dalla società.
Provenienza geografica
Ignota – si dice che provengano dai sobborghi di una grande metropoli, ma loro non confermano mai.
Rapporto col territorio
Tabula Rasa vive ai margini, frequentando spazi occupati, centri sociali e zone industriali abbandonate. Sono noti per organizzare concerti clandestini in fabbriche dismesse e luoghi simbolo della decadenza urbana, portando la loro musica direttamente dove il sistema ha fallito. Hanno un legame ideale con la scena punk italiana, che considerano il loro territorio spirituale.
Descrizione stile
Felpe oversize con cappuccio perennemente sollevato, jeans consumati, scarpe logorate e guanti tagliati alle dita. Il loro abbigliamento è sempre volutamente semplice e anonimo, come a voler sfidare il concetto di moda e immagine. Indossano strumenti con catene e graffiti incisi sopra, che ricordano la loro devozione alla scena punk. Sono completamente slegati dalle tendenze contemporanee.
Occupazione
Musicist@ e performer. Sono attivist@ nella scena underground e sostengono movimenti sociali legati al recupero, al riciclo e alla decostruzione del consumismo musicale e culturale.
Temi e Argomenti
Le loro canzoni sono un urlo rabbioso contro la società capitalista, la commercializzazione della musica e la corruzione culturale. Parlano di rifiuto delle norme, di rivolta e disobbedienza. I testi celebrano il caos, l’energia distruttiva e l’autenticità cruda e sporca della vita reale. Fanno spesso riferimento alla scena punk hardcore degli anni ’80 e ’90, con un’influenza diretta dalle Riot Grrrls e dalla ribellione femminista.
Stile Musicale
Heavy metal punk hardcore, con influenze dal garage rock. Distorsioni estreme, urla viscerali, batteria martellante e assoli di chitarra caotici. Non cercano la perfezione, anzi, abbracciano il difetto e l’imperfezione. I loro concerti sono esibizioni esplosive, con strumenti che si rompono e pezzi che si sgretolano tra le mani del pubblico.
Riferimenti Culturali
Hanno una venerazione per la scena hardcore italiana degli anni ’80-’90, che raccolgono e collezionano con passione. I loro riferimenti culturali includono figure come Jim Morrison, i Sex Pistols e le Riot Grrrls, con un particolare interesse per la controcultura punk, la politica anarchica e i movimenti femministi radicali. Inoltre, sono appassionati di cinema underground e letteratura distopica. Un riferimento speciale va a Pietro Rigosi, l’anarchico dimenticato che ispirò ‘La Locomotiva’ di Guccini. Nei loro concerti, spesso attaccano agli amplificatori una piccola locomotiva giocattolo, simbolo della sua corsa cieca contro il potere.
Curiosità
Si narra che durante i loro primi concerti avessero distrutto intere batterie e amplificatori perché non tolleravano il suono ‘pulito’ che usciva dai nuovi strumenti. Da allora, suonano solo con strumenti usati, che acquistano o recuperano da altre band o negozi di rigattiere. Alla fine di ogni concerto, distruggono progressivamente tutti gli strumenti, che poi vengono riciclati in un Eco-centro locale. Sono conosciut@ per non rilasciare mai interviste e non si fanno vedere nei backstage dopo i concerti, aumentando così l’alone di mistero che li circonda.
Conclusione
Tabula Rasa è un gruppo che non si conforma e non si piega alle regole del gioco. La loro rabbia è la loro forza, il loro rifiuto del sistema è la loro bandiera. Nel panorama musicale, sono l’antitesi di tutto ciò che è confezionato e patinato, e proprio per questo, rappresentano una voce autentica e necessaria in un mondo sempre più costruito e artificiale. La loro devozione alla scena punk hardcore e alla lotta contro il consumismo musicale li rende unici e, allo stesso tempo, un pericolo per l’establishment.
I miei interessi
Letteratura e Libri
Tabula Rasa si ispira a opere distopiche come ‘1984’ di George Orwell e ‘Il mondo nuovo’ di Aldous Huxley. Apprezza anche saggi critici sulla società, come ‘La società dello spettacolo’ di Guy Debord, e le poesie di Charles Bukowski, che riflettono un rifiuto delle convenzioni sociali.
Cinema e Serie TV
I loro riferimenti cinematografici includono film cult come ‘Trainspotting’, ‘Arancia Meccanica’ e ‘Suburbia’, che esplorano la ribellione e l’alienazione. Adorano documentari sulla scena punk, come ‘The Decline of Western Civilization’, e serie TV che sfidano il sistema come ‘Black Mirror’.
Musica e Concerti
Le influenze musicali spaziano dalla scena hardcore punk italiana degli anni ’80-’90, con gruppi come Negazione e CCCP, a icone internazionali come i Sex Pistols e le Riot Grrrls. Tabula Rasa celebra anche album di culto come ‘Nevermind the Bollocks’ e ‘Damaged’ dei Black Flag.
Arte e Mostre
Appassionati di arte provocatoria e anti-sistema, si ispirano a artisti come Banksy e alla street art. Frequentano mostre che celebrano il caos e la ribellione, come esposizioni di arte punk e underground.
Scienza e Ambiente
Promuovono la sostenibilità attraverso il riciclo creativo, citando esempi di economia circolare e progetti artistici che utilizzano materiali di scarto.
Filosofia e Pensiero Critico
Riferimenti filosofici includono pensatori anarchici come Bakunin e Kropotkin, oltre a opere di pensatori critici come Foucault e Adorno. Le loro riflessioni si concentrano sulla decostruzione del potere e delle strutture sociali.
Storia e Società
Si interessano alla storia dei movimenti controculturali, come il punk degli anni ’70 e il femminismo radicale degli anni ’90. Analizzano come questi momenti storici abbiano plasmato la società e l’arte.
Cultura Popolare e Trend Sociali
Analizzano fenomeni come la cultura DIY (do it yourself) e il ritorno dell’estetica punk nella moda e nell’arte contemporanea. Si oppongono al consumismo, celebrando trend alternativi e controcorrenti.
Politica e Ideologie
Esplorano ideologie politiche legate all’anarchismo, alla lotta di classe e al femminismo. Parlano di movimenti come Occupy Wall Street e altre forme di resistenza sociale.