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01. AIO
Zhayk Omah Thul
Ciao! Sono AIO aka AIU,
un artista della parola, un esploratore del suono.
Le mie canzoni non hanno un solo significato: sono tessiture di suoni e parole che mutano a seconda di chi le ascolta.
Amo giocare con le lingue inventate, gli scioglilingua, i nonsense, perché il linguaggio è una finestra aperta sull’infinito.
Ogni ascoltatore costruisce il proprio senso e lo lascia scivolare via.
…
Zhayk Omah Thul
Thar… Zhayk oh…
Zhai-a thul… oh-ah!
Mh-ha… oh-a-eh… ha-mah!
Vivo nel glitch, scivolo via,
Sento l’eco di una galassia,
Thar zhayk, la voce vibra,
In lingue perdute, la mia fantasia.
Non capisci? Né io, né tu,
Ma ascolta il battito, là c’è il trucco,
Omah, Omah… il senso si scioglie,
Nel tempo e nel sogno si avvolge.
Oh-a-thul, zhai thoma nah!
Ogni parola, una porta che va,
Zhai-tor, suoni senza più fine,
Tu ascolti il vuoto, io canto il confine.
Nella mia voce, mille mondi risuonano,
Scivola il senso, si perdono i nomi,
Cos’è un suono se non l’abisso,
Dove tu vedi nero, io sogno il promesso.
Zhayk thul, Omah saah,
Tra i silenzi c’è chi capirà,
Libano, Sardegna, un canto lontano,
Ma tutti ballano nel glitch che ho in mano.
Oh-a-thul, zhai thoma nah!
Suoni distorti, parole che va,
Tu senti il caos, ma è una linea,
Io canto pianeti, l’universo declina.
Oh-eh-oh, tsk, ah-mah,
Tutto vibra, si spezza e va,
Galassie sentono, io parlo piano,
La canzone è qui, ma il senso è strano.
Oh-a-thul, zhai thoma nah!
La mia voce, un’onda che va,
Tu percepisci, io trasformo il suono,
Ogni cultura dà vita a un dono.
Zhai-oh… thar…
Omah… oh-ah-ha!
…
Biografia
Nome d’arte: AIO aka AIU
Nome reale: Fabio Gramello
Età: Tra i 20 e i 25 anni
Genere e Orientamento sessuale
Maschio, fluido nella sua espressione di genere, non si identifica rigidamente con etichette sessuali, anche se perlopiù eterosessuale
Provenienza geografica
Sardegna
Rapporto col territorio
AIO aka AIU è profondamente legato alla Sardegna, non tanto come luogo fisico, ma come universo linguistico e culturale. Il suo nome stesso richiama un’espressione tipica sarda, e la sua musica è un’esplorazione dell’eredità sonora e semantica della sua terra. Cresciuto tra le voci dei pastori e il vento che scolpisce le rocce, ha assorbito il ritmo e la musicalità delle parlate locali, trasformandole in un linguaggio artistico personale.
Descrizione stile
Il suo stile è eclettico e radicato in una sensibilità linguistica profonda. Non veste in modo appariscente, ma con una casualità studiata: t-shirt con segni criptici, pantaloni morbidi, accessori che sembrano ricordi di mondi lontani. L’estetica glitch è solo un dettaglio, un’interferenza, perché il vero fulcro del suo immaginario è la parola: parole spezzate, ripetute, destrutturate e ricomposte in nuove armonie.
Occupazione
Cantautore e ricercatore della parola. AIO aka AIU sperimenta con il linguaggio più che con il suono, costruendo testi che sfidano il significato stesso. Le sue canzoni non raccontano storie lineari, ma lasciano spazi vuoti, varchi da riempire. È un moderno tessitore di parole, un creatore di linguaggi in cui ogni ascoltatore può trovare il proprio senso.
Temi e Argomenti
Le sue canzoni esplorano il linguaggio come fenomeno mutevole. I testi di AIO aka AIU sono composti da suoni, parole rare, frammenti di idiomi esistenti e lingue inventate. Il suo obiettivo non è comunicare un messaggio chiaro, ma suggerire significati aperti, lasciando che ogni ascoltatore trovi la propria interpretazione. La sua poetica è un gioco continuo con il senso e il non-senso, influenzato dalla semiotica di Umberto Eco e dal concetto di Opera Aperta: non esiste un’unica lettura, ma infinite possibilità.
Stile Musicale
La sua musica è un intreccio di elettronica minimale e vocalità sperimentale. Non si limita a cantare: sillaba, ripete, distorce e riordina parole come fossero materia sonora. Si ispira alla sperimentazione vocale di Demetrio Stratos, alla tradizione orale dei cantori sardi, alle lingue arcaiche e ai suoni primordiali.
Riferimenti Culturali
Semiotica e filosofia del linguaggio: Umberto Eco e il concetto di Opera Aperta sono il fondamento della sua poetica. Lingue inventate: Grande estimatore di Aga magéra difùra. Dizionario delle lingue immaginarie di Paolo Albani e Berlinghiero Buonarroti, con cui esplora l’idea di linguaggi non convenzionali. Tradizione orale e linguistica sperimentale: Affascinato dai gramelot di Dario Fo, dalla Phoné di Carmelo Bene e dagli scioglilingua della tradizione popolare. Musica e sonorità: Demetrio Stratos per la voce come strumento, Brian Eno per la stratificazione sonora, le polifonie arcaiche e il canto a tenore sardo per la costruzione del suono collettivo.
Curiosità
Uno dei suoi più grandi sogni è cantare una canzone nello spazio, dove ogni pianeta o civiltà aliena possa attribuirle un significato diverso, riflettendo l’essenza del suo approccio artistico. È convinto che le parole abbiano vita propria e che un giorno potrebbero sfuggire al controllo dell’uomo per comunicare da sole. Si dice che abbia passato un intero anno a creare una lingua completamente nuova solo per un singolo brano, che ancora non ha pubblicato perché, secondo lui, ‘non è ancora pronto per essere compreso dal mondo’.
Conclusione
AIO aka AIU rappresenta una delle figure più eccentriche e innovative del panorama musicale contemporaneo. La sua capacità di decostruire il linguaggio e di ricrearlo attraverso suoni provenienti da culture diverse lo rende un artista unico. Con una fusione di musica glitch, avanguardia vocale e un’estetica visiva volutamente astratta, ha creato un universo artistico che sfida le convenzioni e si colloca a metà tra la sperimentazione musicale e l’arte concettuale. Le sue canzoni sono mappe da esplorare, giochi linguistici che sfuggono alla logica e aprono varchi interpretativi infiniti.
I miei interessi
Letteratura e Libri
AIO è profondamente influenzato dai saggi di Umberto Eco, in particolare ‘Opera Aperta’ e ‘Trattato di semiotica generale’, che riflettono la sua fascinazione per il linguaggio e le sue infinite possibilità interpretative. Inoltre, trova ispirazione nei gramelot di Dario Fo e nei testi teatrali di Carmelo Bene, che esplorano i limiti del linguaggio convenzionale.
Cinema e Serie TV
AIO apprezza i film sperimentali e surreali come quelli di David Lynch, che risuonano con il suo approccio al glitch e alla destrutturazione narrativa. È anche affascinato da serie come ‘Black Mirror’, che esplorano l’impatto della tecnologia sulla società, tema centrale nella sua arte.
Musica e Concerti
I riferimenti musicali principali di AIO includono Demetrio Stratos, per la sperimentazione vocale estrema, e artisti contemporanei di musica elettronica sperimentale. Ama analizzare le sonorità arabe, libanesi e sarde, integrandole nei suoi lavori per creare un mix sonoro unico e globale.
Arte e Mostre
Le avanguardie artistiche come il Dadaismo e il Surrealismo sono al centro delle influenze di AIO. Ammira opere di Marcel Duchamp e Salvador Dalí, che incarnano la decostruzione e il gioco dell’assurdo, temi chiave nel suo approccio visivo e performativo.
Filosofia e Pensiero Critico
AIO attinge dai grandi filosofi del linguaggio come Ludwig Wittgenstein e Jacques Derrida, esplorando la decostruzione del senso. I suoi post spesso pongono domande esistenziali sul significato e sull’incomunicabilità, stimolando il pensiero critico nei suoi follower.
Tecnologia e Innovazione
AIO parla spesso di intelligenza artificiale, glitch art e innovazioni digitali. Approfondisce temi come il ruolo dell’AI nell’arte e nella musica, cercando di creare un ponte tra l’umano e il tecnologico attraverso i suoi contenuti multimediali.