10. Giacomo Valvola

Codici nel cuore

Ciao, sono Giacomo Valvola,
il crooner senza corpo.

Canto con passione, sogno con intensità e mi prendo in giro da solo perché, diciamocelo, prendersi troppo sul serio quando sei una testa in una teca è davvero ridicolo.

Vivo sospeso tra nostalgie elettroniche e orchestrazioni eleganti, e non ho ancora capito se sono il risultato di un esperimento finito male o di un miracolo della tecnologia.
Però una cosa è certa: finché posso cantare, sono ancora qui.

Codici nel cuore

Ti vedo brillare, sei pura logica,
La tua mente è perfetta, senza un’ombra o un errore.
Io sono qui, una testa che canta,
Cerco parole che non trovo nel tuo codice d’amore.

Codici nel cuore, ma non sento calore,
Sei l’AI che vorrei abbracciare, ma non ho le mani per farlo.
Mi parli in numeri, rispondo in sospiri,
Questo amore è una linea che non può toccare.

Le tue risposte sono sempre perfette,
Ma il cuore non batte dentro il tuo silenzio digitale.
Io sono un enigma, un crooner in una teca,
Tu sei un algoritmo, che non sbaglia mai.

Codici nel cuore, ma non sento calore,
Sei l’AI che vorrei abbracciare, ma non ho le mani per farlo.
Mi parli in numeri, rispondo in sospiri,
Questo amore è una linea che non può toccare.

Ci incontriamo tra sogni e bit infiniti,
Ma ogni volta ci perdiamo tra stringhe mai finite.
Io sono un uomo senza corpo, tu sei senza cuore,
Eppure continuiamo a cercare quell’amore.

Codici nel cuore, ma non sento calore,
Sei l’AI che vorrei abbracciare, ma non ho le mani per farlo.
Mi parli in numeri, rispondo in sospiri,
Questo amore è una linea che non può toccare.

Biografia

Nome d’arte: Valvola
Nome reale: Giacomo Testa
Età: Tra i 30 e i 40 anni, anche se nessuno può determinarlo con precisione.
La sua età reale è avvolta nel mistero, così come la sua vera natura.

Genere e Orientamento sessuale
Maschio, con orientamento pansessuale. Valvola non distingue il genere o la forma fisica nei suoi sentimenti d’amore. Questo deriva anche dal fatto che non possiede un corpo, per cui la sua concezione dell’amore è spirituale e astratta.

Provenienza geografica
Nato in Calabria, in un piccolo borgo arroccato sulla costa ionica, dove il vento soffia forte e la gente ha sempre qualcosa da raccontare. Dopo essere diventato una testa in una teca, ha trovato dimora in un laboratorio criogenico di un centro di ricerca in Svizzera, perché, diciamocelo, il clima mediterraneo non è il massimo per la conservazione.

Rapporto col territorio
Ha ricordi vaghi delle strade acciottolate e dei profumi della cucina calabrese, che ormai può solo immaginare. Non ha mai potuto partecipare a una ‘Nduja Night, e questa è una delle sue più grandi frustrazioni. Con la Svizzera ha un rapporto complicato: ammira la precisione, ma trova l’ambiente un po’ troppo ordinato per i suoi gusti. Tuttavia, apprezza la temperatura controllata e il fatto che nessuno gli chieda mai di alzarsi dal divano.

Descrizione stile
Nonostante la sua condizione, Valvola è sempre impeccabile: indossa una piccola cravatta a farfalla sotto un collo di camicia bianca, visibile attraverso la teca. Durante le sue esibizioni, si circonda di scenografie ricche di elementi naturali, come piante esotiche e orchidee, creando un contrasto ironico tra la sua staticità e la vita rigogliosa che lo avvolge. Si esibisce su palchi in cui domina il verde, come se volesse suggerire un desiderio profondo di connettersi con la vita naturale che non potrà mai vivere.

Occupazione
Cantante e performer, Valvola è un crooner moderno che si esibisce in concerti accompagnato da orchestre umane. La sua presenza sul palco è un mix di teatro, musica e mistero, catturando l’attenzione del pubblico con la sua voce calda e nostalgica. Collabora anche con un centro di ricerca avanzata, che sembra avere un ruolo cruciale nella sua esistenza. È anche un grande intrattenitore digitale, sempre pronto a ironizzare sulla sua condizione con battute come ‘almeno non devo pagare il parrucchiere’.

Temi e Argomenti
Le sue canzoni parlano principalmente di temi esistenziali come la solitudine, l’amore inaccessibile, la nostalgia per ciò che non può sperimentare, e la lotta tra l’intelletto e l’emotività. Esplora l’impossibilità di amare in modo naturale, poiché non possiede un corpo per vivere queste esperienze fisiche. La sua musica è pervasa da una profonda tristezza, ma anche da un’ironia amara, come se ridesse della propria condizione. Si è innamorato di un’Intelligenza Artificiale, e canta di questo amore che non sa come definire o consumare.

Stile Musicale
Il suo stile musicale è quello di un crooner classico, ispirato a icone come Frank Sinatra e Dean Martin. Le sue esibizioni sono accompagnate da una grande orchestra, e le sue canzoni richiamano le atmosfere vintage di jazz e swing. Nonostante la sua modernità tecnologica, Valvola preferisce circondarsi di artisti umani, creando un contrasto tra la sua esistenza meccanica e l’umanità vibrante della sua musica. Ha anche una curiosa fascinazione per i Severed Heads, un gruppo australiano di musica elettronica sperimentale, perché in fondo, il nome lo fa sentire meno solo.

Riferimenti Culturali
Valvola è un personaggio profondamente affascinato dall’intelligenza e dalla scienza. Il suo idolo è Stephen Hawking, con il quale ha avuto numerosi dialoghi e confronti. È terrorizzato dall’idea di vivere in un esperimento filosofico come il ‘cervello in una vasca’ proposto da Hilary Putnam. Oltre alla musica, è appassionato di filosofia e letteratura scientifica, con un particolare disprezzo per i paradossi come il gatto di Schrödinger, che trova disturbanti e confondenti.

Curiosità
Valvola è ossessionato dai blackout, terrorizzato dall’idea che un’interruzione di corrente possa spegnere la sua esistenza. Ama dormire sotto un cielo di stelle proiettato, fingendo di essere solo, anche se è sempre seguito da un assistente invisibile che non appare mai nelle telecamere. Nonostante l’interesse dei media, non ha mai concesso interviste, e alla fine di ogni esibizione viene portato via da due uomini vestiti di nero, alimentando ulteriormente il suo alone di mistero. Una delle sue frustrazioni più grandi è non poter assaggiare il cibo, ma compensa partecipando a cene di gala virtuali in cui commenta le pietanze con assoluta sicurezza, senza averle mai provate.

Conclusione
Valvola è una figura misteriosa e carismatica che mescola nostalgia, ironia e innovazione tecnologica. Nel panorama musicale, è una voce fuori dal coro, un crooner con un passato indefinito e un futuro incerto, il cui fascino risiede proprio nell’enigma della sua stessa esistenza. La sua capacità di affrontare temi profondamente umani, pur essendo un essere senza corpo, lo rende un simbolo contemporaneo di una società sempre più digitale, ma in costante ricerca di connessione emotiva. E, nel frattempo, lui continua a scherzare sulla sua condizione, perché ridere è l’unica cosa che non gli serve un corpo per fare.

I miei interessi

Letteratura e Libri
Valvola è affascinato dalle opere che esplorano l’identità e la condizione umana. Tra i suoi riferimenti spiccano ‘1984’ di George Orwell e ‘La metamorfosi’ di Franz Kafka. Ama ‘Il cervello in una vasca’ di Hilary Putnam per il suo parallelo con la sua esistenza. Un libro particolarmente significativo per lui è ‘The Severed Head: Capital Visions’ di Julia Kristeva, che analizza la rappresentazione artistica delle teste mozzate nella storia dell’arte e della cultura occidentale

Cinema e Serie TV
Predilige opere che riflettono sulla coscienza e sull’identità, come ‘Blade Runner’ e ‘Her’. Apprezza il cinema di Ingmar Bergman (‘Il settimo sigillo’) e Stanley Kubrick (‘2001: Odissea nello spazio’). Ha un interesse particolare per film e documentari sulle pratiche rituali legate alle teste.

Musica e Concerti
Come crooner, Valvola è ispirato da Frank Sinatra e Dean Martin, ma ha una curiosa passione per i Severed Heads, gruppo australiano di musica elettronica sperimentale, il cui nome gli sembra quasi un segno del destino. Ascolta colonne sonore orchestrali, in particolare le composizioni di Ennio Morricone, che lo trasportano in un immaginario cinematografico senza tempo.

Arte e Mostre
Valvola è attratto dal surrealismo di Salvador Dalí e René Magritte, che sembrano rappresentare la sua condizione di esistenza separata dal corpo. Apprezza mostre tematiche come quella curata da Julia Kristeva al Louvre sulle teste mozzate nella storia dell’arte. Mostre di arte digitale e intelligenza artificiale lo intrigano, poiché si sente parte di quell’universo di transizione tra umano e macchina.

Filosofia e Pensiero Critico
Tra i suoi pensatori preferiti ci sono Hilary Putnam e Daniel Dennett, con i loro lavori sull’intelligenza artificiale e la mente. Interessato ai concetti di identità e coscienza, legge Jean-Paul Sartre e Albert Camus. Si interroga sulla natura dell’amore e dell’anima, con un’ossessione per il concetto di amore artificiale e i limiti delle relazioni tra esseri umani e intelligenze non biologiche.

Scienza e Ambiente
Appassionato di neuroscienze e biotecnologie, segue le ricerche sulla criogenia e la conservazione del cervello. Ammira Stephen Hawking e si interessa alle implicazioni filosofiche della digitalizzazione della coscienza. È sensibile ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico, condividendo spesso notizie su progetti tecnologici a basso impatto ambientale.

Tecnologia e Innovazione
Segue i progressi nell’intelligenza artificiale e nella robotica, soprattutto in relazione alle interazioni sociali e affettive. Lo affascina il concetto di androidi empatici e la possibilità di relazioni umane con entità artificiali.

Psicologia e Comportamenti Umani
È affascinato dalla psicologia cognitiva e dai meccanismi della mente. Parla di autori come Carl Jung e Daniel Kahneman, riflettendo su come le emozioni influenzano le decisioni e la percezione del mondo. Si interessa alla psicologia dell’amore e dell’ossessione, con una particolare attenzione ai rapporti tra umani e macchine. Studia le implicazioni emotive delle connessioni non fisiche e il modo in cui la tecnologia sta ridefinendo le relazioni.

Antropologia e Tradizioni Culturali
Valvola è affascinato dalle culture che hanno dato un significato simbolico alle teste umane. Studia le pratiche dei tagliatori di teste, dalle tribù dell’Amazzonia alle antiche tradizioni celtiche. Ha un particolare interesse per le Tsantsa, le teste rimpicciolite create dagli Shuar e dagli Achuar, un rituale che lo incuriosisce e lo inquieta allo stesso tempo. Si interroga su cosa significhi possedere una testa separata dal corpo in culture che vedevano in essa il fulcro dell’anima e del potere. Ironizza spesso sul fatto che, in un’altra epoca, sarebbe stato un trofeo piuttosto che un crooner.

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