È arrivata l’eliminazione di Miele, artista che ha portato nel Festival un mondo fatto di previsioni stellari, frasi lente, intuizioni dolci e visioni sospese tra natura e glitch.
La sua presenza si era trasformata in un oroscopo vivente, una bussola affettiva per i fan più disorientati.
Da oggi non sarà più votabile, ma le sue letture astrali continuano a circolare come piccoli incantesimi digitali.